Incontenibile Silvio. Ogni giorno ne inventa una. Il PPE lo scarica e Draghi gli risponde “niet”.
Tanto
parla, e sproloquia Silvio, quanto tace Bersani che non si sa che fine abbia
fatto. Piergigi sembra scomparso. Dopo l’overdose radiotelevisiva delle
primarie, pare si sia ritirato a Camaldoli, dove i frati fanno ancora un ottimo
amaro. Bersani non parla, sillaba. Preferisce che siano Monti e Berlusconi a
combattere, a duellare, a offendersi in continuazione, a contendersi i voti dei
moderati e dei cattolici indecisi se seguire le indicazioni di SS. Madre Chiesa
o scegliere ancora una volta Belzebù. Memore delle gioiose armate, finite a inseguire Brancaleone alle crociate perse, il segretario del Pd tace piuttosto
che dire puttanate, si è silenziato da solo, in attesa dei confronti televisivi
veri, quelli con i candidati premier e non con i capi dei raggruppamenti.
Silvio invece, furoreggia. Spunta dappertutto. Si traveste da melanzana e va
alla Prova del cuoco. Assume le sembianze del tortellino e fa visita a
Benedetta Parodi. Si finge malato di prostata ed eccolo a Medicina 33. Monti
fatica non poco a stargli dietro, il Professore ha un passo diverso, uno
scilinguagnolo diverso, un modo di porsi mai sopra le righe per cui, anche
quando da del “pifferaio” a Silvio, lo fa sussurrando, mai urlando. I competitor
del centro sono loro, visto che i gentiluomini di Casa Pound, hanno fatto
sapere che loro con Monti non c’entrano una mazza e che, dopo anni di
tradimento degli ideali della destra, schifano anche Gnazio e Giorgia. Magari
un flirt con Beppe Grillo, così caldo e accogliente, ma né Monti né Silvio
rientrano nei loro indici di gradimento. A parte il Professore e Silvio, il
resto sembra flanella, roba da ex salotti buoni coperti da un velo di polvere
che la Storia ha depositato non potendo farne a meno. Ascoltare Fini e
Tremonti, che teorizzano ancora l’importanza della loro presenza in politica,
ci fa una tristezza della madonna, ci incupisce, ma ci fa anche un po’ paura. “Possibile
– dice la nostra amica casalinga di Abbiategrasso – ancora loro?” Già, ancora
loro, immoti, tinti, finti come una statua di Madame Tussauds, abbarbicati alle
mura di Montecitorio e di Palazzo Madama come una qualsiasi piantina di
gramigna. E ci fa paura anche il presunto nuovo che avanza perché, comunque, il
repertorio di questo “nuovo” nasce già vecchio, figlio com’è del vetusto modo
di condurre le questioni della politica, che sta massacrando un paese bisognoso
di ripartire dalle fondamenta, dall’abc delle regole di convivenza civile. A Silvio
questi ragionamenti non fanno né caldo né freddo. Se n’è accorto il PPE che lo
ha proditoriamente mollato, preferendogli la flanella azzimata dell’ex rettore
della Bocconi, e perfino il governatore della BCE, Mario Draghi, al quale
Silvio ha offerto nientemeno che la poltrona quirinalizia così, d’un botto,
senza pensarci due volte. Il buon Mario Draghi lo ha gelato immediatamente
con un “È impossibile”, risuonato a Palazzo Grazioli come un de profundis senza
appello e definitivo. Nel frattempo, il Viminale ha fatto secche tutte le liste
civette e rimandato a settembre quella della Lega. “Troppi nomi. Lista non
chiara”, hanno detto i tecnici degli Interni. I leghisti, guidati da quel
volpino che si chiama Roberto Calderoli, hanno infatti presentato una lista
sulla quale spicca il nome di Bobo Maroni e, più piccolo, quello di Giulio
Tremonti candidato premier. Fino alla fine sono stati indecisi se inserire
anche quello di Umberto Bossi (Fondatore del partito, come Gramsci lo fu dell’Unità),
e di Gianfranco Miglio (Teorico del Federalismo, come un Carlo Cattaneo
qualunque). Ma da gente che non sa neppure come si presenta una lista, il Nord
che si aspetta, la rivoluzione?
La STAGIONE dei sogni Passa in fretta come là Gioventù
RispondiEliminaI problemi della vita quotidiana (rispetto ha chi ci GOVERNA) prendono il sopravvento
Quando diventi Uomo Accantoni i sogni dando priorità alle responsabilità della vita quotidiana.
E I sogni (d’Infanzia) vengono riposti nello scrigno dei ricordi
il tempo passa veloce Ti ritrovi vecchio con i tuoi ricordi apri lo scrigno e ti accorgi che è vuoto.
Come le foglie d’autunno il vento li ha portati con se
I SOGNI Sono Echi del passato che Tornano
sotto forma di Immagini riflesse
in Frammenti di specchio Riuniti dalla clessidra del tempo
Fantasie di gioventù che la realtà della vita ha ucciso
I Sogni ? Sono solo Pulviscolo che la tempesta della vita sparpaglia nel cielo
Lasciandoli al giudizio de L’Anima Vittorio