E Bob ritirò il Nobel
Questa
è stata una storia ad alto tasso di drammaticità, quasi a voler
competere con i femminicidi a gogò, gli stalkeraggi, le risse
furibonde, i pestaggi disumani, gli immigrati sepolti nel
Mediterraneo, le migliaia di cittadini inermi vittime dell'Isis e i
ragazzini e le ragazzine bullizzati.
Per
mesi non abbiamo parlato d'altro e ponendoci sempre la stessa
domanda, “andrà... non andrà?”, continuando a sfogliare una
margherita che nel frattempo aveva perso tutti i petali, forse per
questo i più poetici di noi sfogliavano le nuvole o le pagine del
giornale.
Come
ha detto lui, “sono meravigliato
di vedere il mio nome affiancato a letterati del calibro di Rudyard
Kipling, Albert Camus e Ernest Hemingway”. Che pudore e che
modestia, ci siamo detti. Ma poi, le ragioni erano davvero queste, il
pudore e la modestia?
Per
un artista del suo calibro universale 900mila euro sono una
bazzecola, la medaglia d'oro massiccio (venduta all'asta qualche anno
fa per 4,7 milioni di dollari) un gradito cadeau. Certo, potrebbe
permettersi una muta di corde per chitarra in più, una Honer per
accompagnare Blowin' in the Wind e, volendo proprio strafare, un
Nokia 3310, ma rientrerebbero nei vezzi e dei lazzi di un uomo
qualsiasi e lui non lo è, qualsiasi.
Lui
è il profeta, pardon il poeta, dei sentimenti universali, dei grandi
ideali, delle parole portate via dal vento, della libertà e della
democrazia, per non parlare dei diritti civili. Lui è stato un mito
e un'icona del country-rock, il teorico dell'armonica a bocca come
strumento indispensabile nello sviluppo musicale delle sue canzoni
liberandola dai legacci dell'aia campagnola. Chitarrista essenziale,
ha basato le sue armonie su un paio di giri di accordi, sempre
quelli, buoni per tutti i testi e le sensazioni, in grado di
accompagnare la sua voce nasale e mono-tono che manco Nicholas Cage.
Ebbene,
ora lui ha deciso di accettare quei 900mila euro, per la serie: anche
il mutuo ha le sue regole. Ma non prenderà un aereo per andare
direttamente a Stoccolma, fare il discorso di accettazione del
premio, intascare il dovuto e tornarsene a casetta sua, terrà due
concerti in terra svedese, che poi sarebbe come ascoltare i Led
Zeppelin nel Tirolo, terra dello Jodel. La Svezia, Abba a parte, ha
un'idea elementare della musica. Tolte le nenie, quelle cantate in
coro nelle fredde e lunghissime notti invernali, gli svedesi non
fischietterebbero mai una canzone che sia una, figuriamoci Hard
Rain's Gonna Fall o Like a Rolling Stones. Quindi, questi due
concerti, sono stati richiesti e organizzati dopo l'assegnazione del
Nobel, non prima.
Magari,
sempre lui, guadagnerà di più con i due concerti che con il Nobel,
ma volete mettere la poesia?
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