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sabato 11 marzo 2017

Cornetto&Cappuccino. Salvini a Napoli. Chi semina vento raccoglie pernacchie



Salvini a Napoli. Chi semina vento raccoglie pernacchie

Oggi pomeriggio Matteo Salvini, il leghista lavoratore indefesso, sarà a Napoli alla Mostra d'Oltremare per spiegare ai tremila prenotati alla sua convention il credo padano. Hai voglia a dire che la Lega è diventato un movimento nazionale solo perché non parla più di secessione ma di razzismo, il fatto è che chi nasce quadrato non potrà mai diventare tondo e la Lega, tonda, non potrà mai esserlo.
Dunque. A Napoli “comandano i centro sociali”, “lo stato non c'è”, “governa la violenza”. Presentarsi in questo modo è già segno indiscutibile di un'intelligenza fine, aperta e predisposta al confronto. Lo ha detto il sindaco De Magistris, lo hanno cantato i musicisti della città, lo hanno affermato occupando la sala-location della scorribanda leghista i ragazzi. Poi, prima la manifestazione è stata annullata, successivamente riconvocata per ordine del Viminale che ha intimato al prefetto di farla tenere regolarmente assicurando la sicurezza di tutti.
Salvini, alla chiara ricerca dell'incidente per scopi elettorali, ha tuonato sotto la felpa “A Napoli vado lo stesso, fuori o dentro la Mostra parlerò lo stesso”. Che eroe! A lui Superman fa un baffo.
Ma l'aspetto più comico di tutta la vicenda, è la presa di posizione del Movimento neoborbonico che, comunque la si voglia pensare, non è una costola dei centri sociali né può essere accusato di simpatie sinistrorse.
Da napoletani veraci, i neoborbonici hanno deciso di accogliere Matteo Salvini nello stesso modo di come Eduardo (De Filippo) accolse il duca nell'episodio del “Professore”, ricordate “L'oro di Napoli”? I nostalgici romantici della monarchia, lo hanno inciso in un file su Youtube e messo a disposizione di tutti. Nessuna parola, invettive assenti, solo una solenne ed eterna pernacchia. Alla faccia dei nordisti che sparano alle spalle dei ladri.








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