Silvio Scaglia |
Sentite
questa: “Sì, onorevole Fitto, però, ad esempio, Silvio Scaglia
(ex presidente Fastweb, nda), destinatario di un mandato di cattura,
pur trovandosi all'estero è rientrato in Italia, si è difeso nel
processo e alla fine è stato dichiarato innocente”. “Ma che me
ne frega a me di Scaglia – risponde Fitto – lui mica ha dieci
milioni di italiani che lo votano”. Eccolo il distinguo. Scaglia,
povero Cristo, siccome non ha dieci milioni (che poi sono sette
scarsi) di italiani che lo votano, si è dovuto presentare alla
frontiera, farsi arrestare, andare a processo e poi, dopo essersi
difeso nel processo e non dal processo, ha potuto finalmente lasciare
il carcere e tornare a respirare aria di libertà. E stiamo parlando
di Silvio Scaglia, mica di un pinco pallo qualsiasi. Però, siccome
non è sceso in politica, non ha rincitrullito gli italiani con venti
anni di televisione subliminale, non ha una schiera di maggiordomi,
servi meno acculturati, ballerine, escort, fidanzate con barboncino
preferibilmente bianco, nani, pagliacci con il naso rosso e senza,
monsignori contestualizzatori e cardinali carrozzieri pronti a
riparare una carcassa malconcia con il botulino e la plastica
pilifera, lui doveva andare in galera e poi difendersi. Gli italiani,
che credono alle balle di Fitto come alle lacrime della Madonna di
Civitavecchia, indefessamente, continuano a ritenere vera la
cazzata della magistratura politicizzata e invidiosa della
fulminea carriera dell'unico, vero, originale, incontrovertibile
self-made-man del Bel Paese che, occhio, non è il formaggino. Da
tutto ciò si desume che se noi avessimo 10 milioni di voti (che non
sono dieci ma sette scarsi), potremmo: pisciare al parco senza
beccarci una multa per atti osceni in luogo pubblico; mostrare le
nostre nudità alle ragazzine dopo aver aperto il trench; fregare due
chili di vitella al macellaio nascondendoli dentro le mutande per
sembrare Rocco Siffredi; rubare nella cassetta delle elemosine in
chiesa per acquistare farfalline pachistane; farci una canna davanti
a Giovanardi; tastare il culo a Paola Binetti per sentire se indossa
il cilicio; dare della mignotta a Rosy Bindi e non essere querelati nonostante la manifesta incapacità di intendere e di volere; dare
del cocainomane a Gianfranco Micciché... no, l'esempio è sbagliato;
fare la cresta sui diritti televisivi; mandare affanculo Bossi perché
vuole ancora sapere dove abbiamo preso i soldi per Milano2; andare a
letto con le minorenni e non essere accusati di pedofilia; andare a
letto con le mignotte perché tanto “noi le donne non le paghiamo”;
andare a letto, nel lettone di Putin, perché “noi le donne le
spacchiamo in due” (detta a Carlo De Benedetti); corrompere il
giudice Metta per fregare la Mondadori al De Benedetti di cui sopra;
inciuciare con D'Alema per pagare solo l'1,5 per cento del fatturato
della nostra impresa; farci eleggere parlamentare e sgovernare per 20
anni nonostante il conflitto di interessi per le concessioni dello
Stato grazie alle quali lavoriamo; triplicare il nostro patrimonio
fregando la pubblicità alla Rai; dare dell'abbronzato a Barack Obama
ed essere ancora ammessi al G8; dare del kapò a Martin Shultz senza
essere espulsi su due piedi dal parlamento europeo; mettersi a urlare
“mister Obama” davanti alla regina Elisabetta; bere la vodka
dall'ombelico di Natasha nella dacia di Vlady; baciare le mani a un
dittatore e poi dire di non averlo mai frequentato; pagare l'avvocato
Mills per farlo stare zitto; pagare Mangano per farsi proteggere da
un mafioso dalla mafia; costruire il buen retiro a Santo Domingo per
il bibliofilo principe del nostro Paese, Marcello Dell'Utri; pagare
l'affitto e le bollette delle utenze a ragazze abbandonate dalle
Orsoline Scalze; nominare consigliere provinciali, regionali,
parlamentari italiane ed europee, e perfino ministre in cambio di un
servizietto osceno; possedere trentatré reti televisive, una
squadra di calcio, dieci ville, cinque castelli, otto resort e due
università; una banca; una compagnia di assicurazioni; un giornale
(ufficiale) e almeno altri due di risulta; una parte della rete di
distribuzione del grande consumo; l'agroalimentare; gli interessi
innominabili in Gazprom. Potremmo tutto questo e anche di più, perché
noi abbiamo dalla nostra parte sette milioni di italiani. Ma il
passaporto non ce lo hanno ancora restituito...
ho cambiato canale non appena e' apparso L'INDAGATO FITTO leggendo l'articolo mi si ritorcono le budella ,ma in ITALIA dobbiamo sempre far parlare i NON ONESTI ? quindi se uno ha 7.000.000 milioni di voti puo' far giustiziare anche un individuo che gli sta ' sui maroni ? siamo alla mafia + nera del resto il soggetto e' pure meridionale per cui la cosa non stupisce.
RispondiEliminanon c'e ne uno che si salva.......Fitto, Brunetta, Verdini Bondi Santanchè, Carfagna etc etc.....UIna banda di plagiati per puri interessi di poltrona. Che schifo...
RispondiEliminal'Italia ne ha piene la tasche di questi loschi individui che oltretutto parlano come se fassero nel giusto. Aprire subite le prigioni finite e mai utilizzate, infilarci tutto il pdl/fi e accoliti e poi sigillarli sotto vuoto.
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