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sabato 29 settembre 2012

Cosa fanno 1000 persone che alle 24.00 comprano 1000 IPhone5 a 1000 euro l’uno? 1 milione di co...oni.


Oggi usiamo una vignetta presa da Facebook. Basterebbe questa per commentare ciò che è accaduto la scorsa notte davanti agli Apple Store d’Italia. Motivo di tanta frenesia, l’immissione sul mercato del fallico IPhone5, il must del Terzo Millennio. Servizio all’ora di pranzo del Tg2. Il giornalista lo lancia così: “Vediamo ora cos’è accaduto questa notte a mezzanotte all’apertura degli Apple Store. In vendita l’IPhone5”. Parte il servizio. La giornalista si avvicina ai ragazzi in fila e inizia la lunga serie di domande, sempre una, sempre la stessa: “Tu da quanto sei qui?”. Risposta di un ragazzotto mezzo addormentato: “Dalle sette e mezza di ieri sera”. Altra domanda: “Tu da quanto sei qui?”. Risposta: “Da mezzanotte di ieri”. La giornalista: “Hai dormito qui davanti?”. Risposta: “Ner sacco a pelo”. Domanda: “Tu da quanto sei qui?”. Risposta: “Dall’altro ieri, vengo da Catania”. Ancora: “E dove hai dormito?”. Risposta: “Non me lo ricordo”. Incredibili i siciliani! Cambia la domanda: “Cos’è l’IPhone5 per te?”. Risposta: “La vita”...e la madonna! Altra domanda: “Non ti sembra che costi un po’ troppo?”. Risposta: “Aho, ma che me frega a me, ho vinto alla Snai. Ho intascato i soldi e me so’ messo ‘n fila”. All’apertura dello Store, i commessi abbracciano tutti insieme, tutti commossi, il primo della fila, quello che probabilmente ha sostato davanti alla vetrina tre giorni e tre notti. Il ragazzo è emozionato, abbraccia a sua volta tutti, li bacia e poi, carta American Express Gold in mano, si avvicina al bancone e la scatoletta magica con l’IPhone5 si apre per mostrargli il gioiello dei suoi sogni proibiti. Ora, e non per fare i moralisti. Ci chiediamo che cazzo stanno a fare i minatori del Sulcis asserragliati nelle gallerie pronti a farsi esplodere. Ci chiediamo cosa cazzo sono saliti a fare sulla balconata del gasometro gli operai dell’Ilva di Taranto. Ci chiediamo cosa cazzo sono scesi a fare in piazza gli operai della Cgil e della Uil ieri a Roma, quando quelli della Cisl stavano a lavorare (“Non si proclama uno sciopero con un tavolo di trattativa aperta”, si è giustificato il casiniano Bonanni dai microfoni del Tg3), o in fila per l'IPhone5. Ci chiediamo, infine, se non avesse ragione Over the Topa quando tempo fa affermò solenne: “Ma quale crisi, in Italia ogni persona ha almeno due cellulari”. Ci piacerebbe riflettere su cosa abbiano nella testa i ragazzi italiani mentre i loro coetanei greci e spagnoli sfasciano vetrine e incendiano auto in attesa di quelli francesi che, considerato il piano economico di Hollande, li raggiungeranno a breve. Ci piacerebbe sapere dove cazzo hanno trovato 1000 euro i ragazzotti del servizio del Tg2 per comprarsi (cash) quello che ormai, evidentemente, non è più, o solo, un telefonino, ma la propaggine ideale del loro misero uccello, un transfert sessual-erotico-fallico che non lascia presagire nulla di buono, soprattutto rispetto al contenuto del cervello. Noi abbiamo un vecchio, mitico Nokia N70, un attrezzo che ai suoi tempi furoreggiò come pochi altri e costava davvero una manciata di euro. Il nostro cellulare per anni ha solo ricevuto, mai chiamato (problemi di ricarica) ed è arrivato a un punto tale che solo ultimamente, a causa di telefonate più frequenti, sta dando qualche problema di tenuta di batteria. Il nostro cellulare ci sveglia tutte le mattine alla solita ora, la sveglia è suadente, quasi tenera. Poi, se potesse, ci offrirebbe pure il caffè ma, siccome non può, si accontenta di starci vicino mentre lo beviamo. Svolge egregiamente il suo compito, che è quello di fare e ricevere telefonate. A volte fotografa, male ma fotografa, ogni tanto s’inceppa ma, considerata l’età e il tempo, ci sta. Il nostro cellulare è un telefono. L’IPhone5 che diavolo è, un self godeur da 1000 euro? Ha ragione Silvio: spende un fottio di affitti e di bollette ma almeno tromba con le donne, al contrario del vincitore Snai che probabilmente si masturba guardando il suo IPhone5 comprato notte fonda all’Apple Store.


3 commenti:

  1. Max io ho un Motorola a petrolio. Ti frego.
    Marco

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  2. E io un Eriksson a carbone...tiè.
    Vania

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  3. Ragazzi io ho uno Shangai comprato a Hong Kong che ancora funziona. Pesa come un troglodita in vacanza ma è uno sballo..vintage.
    Antonio

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