Ormai
quei pidini senza più nessuna identità si attaccano a tutti pur di tornare a
guardare il mondo dall’alto in basso. Pierfy Casini riceve una calda
accoglienza alla festa del Pd di Reggio Emilia e siccome si sente a casa, si
permette perfino di fare una battutaccia da caserma su Nichi Vendola ché tanto,
i democrat hanno ormai il cervello in pappa. Ha detto Pierfy gigioneggiando: “Vendola?
Mi preoccuperei se volesse rapporti più stretti”. Caro boss dell’Udc, ridiamo
subito o in differita? La fregatura è che i pidini hanno riso davvero, mica
palle. Questo è il clima che si respira, l’aria che tira dalle nostre parti
(intese come Italia), con Berlusconi che dice: “I miei giornali sono liberi, io
con l’attacco di Panorama al Quirinale non c’entro nulla”. Non sa, Silvio, che
nel momento in cui dice “io non c’entro nulla”, tutti hanno capito benissimo
che, minimo, è a capo della cordata anti-Napolitano, perché lui non dimentica
che è stato il Capo dello Stato a chiederne le dimissioni e questi sgarbi,
Silvio non li sopporta né perdona. Bel pacco quello che i pidiellini stanno
preparando al Presidente, un accenno di fuoco di fila che inizierà quando Nano
Bifronte andrà a chiedere lo scioglimento anticipato delle Camere, per
proseguire ancora più intensamente se il Quirinale dovesse rispondere picche.
È
morto il cardinale Carlo Maria Martini. Non una parola di cordoglio dal centrodestra anzi,
dicono che a Via Bellerio si sia brindato a spritz. Se non fosse stato minato
dal Parkinson probabilmente lo avremmo visto Papa e, questa è la nostra
convinzione, la Chiesa sarebbe stata un’entità diversa. Carlo Maria Martini era
l’uomo della gente. Cercava di capirne i bisogni e di dare risposte anche alle
domande più complicate. A lui i reduci delle Br consegnarono simbolicamente (e
materialmente) le armi, a lui si è rivolta in continuazione la società civile
per riscoprire la Chiesa vera e non quella degli affari. Non lo piangono i
ciellini, non lo piangono i pidiellini, non lo piangono i leghisti e queste
sono tre note di merito che il cardinale che scelse Gerusalemme come ritiro non
solo spirituale, si porterà appresso per l’eternità. Negli ultimi tempi ha
rifiutato decisamente ogni accanimento terapeutico. Vedrete, qualche pirla
amico di Giovanardi lo accuserà di aver fatto ricorso all’eutanasia.
belle le parole sul Cardinale...alla fine non sei così mangiapreti come ti descrivi.
RispondiEliminaMarco
Martini non era Fisichella, ricordalo.
RispondiEliminaan