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venerdì 21 settembre 2012

Fiorito non è un ladro. La colpa è del sistema che gli ha dato i soldi da fregarsi.



In poche parole Franco Fiorito ha detto: “È vero, ho gestito somme enormi. Rispetto agli incarichi ricoperti avrei dovuto avere 900mila euro, ne ho presi solo 800mila. Non ho rubato nulla, tutto è stato giustificato comprese le ostriche e lo champagne. Tutto rendicontato. Lo scandalo non sono io, la vergogna vera sta nel fatto che ho avuto tutti quei soldi a disposizione”. Insomma, come ha poi riconfermato la Renatina, la colpa è del sistema che mette a disposizione tali somme, non dei politici che le usano per comprarsi la Smart. È una versione anzi, una visione di un fatto ormai assodato. Non è vero che la politica costa, è vero che a costare sono i politici. Il che si desume proprio dall’affaire Fiorito il quale, se avesse avuto una coscienza civica, avrebbe dovuto rifiutare le somme messe a disposizione che lui pensava fossero eccedenti al fabbisogno e non sputtanarle, è il caso di dirlo, a tarallucci e vino. Conosciamo ex politici regionali che godono di vitalizi dal giorno dopo che sono decaduti dall’incarico, che hanno usufruito sfacciatamente di aspettative per anni, che per fare politica non ci hanno rimesso un centesimo né sprecato un attimo del loro preziosissimo tempo. La sapete una cosa? Qualora Barack Obama dovesse perdere le elezioni, non prenderebbe un dollaro di buonuscita manco se si ritrovasse nel centro di Manhattan a chiedere l’elemosina. Tony Blair, dimessosi da primo ministro, campa tenendo conferenze a pagamento e scrivendo saggi di politica e di economia. Jimmy Carter, finito il mandato di presidente è tornato a coltivare le noccioline. Helmut Kohl, terminato il cancellierato, si è messo addirittura a fare il nonno a tempo pieno. Margareth Thatcher è diventata consulente di imprese multinazionali, Bill Clinton ha scritto un libro, ha creato la sua fondazione e gestisce i soldi che gli arrivano dai diritti d’autore facendo beneficienza. Qualcuno sa che fine ha fatto Sarkozy? Ouì, litiga tutti i giorni con Carlà che si è rotta le palle di avere fra i piedi un pensionato nullatenente e un po' rinco. L’Italia è l’unico paese al mondo che ha i senatori a vita, che ogni presidente della repubblica che termina il mandato diventa “emerito” e siede, fino a che la morte non arriva a compiere il suo dovere, in senato. L’Italia è il paese che se un politico viene trombato alle elezioni, corre per le amministrative e un ruolo di assessore o addirittura di presidente di regione o di provincia non glielo nega nessuno. L’Italia è il paese in cui se un politico non riesce ad accaparrarsi almeno uno degli incarichi di cui sopra, viene sistemato nelle partecipate, nelle municipalizzate, nei consigli di amministrazione di qualsiasi entità purché ci sia un gettone di presenza. L’Italia è il paese in cui si resta in Parlamento vita natural durante e se qualcuno prova a dire “ e mo’ basta” si becca del fascista o del grillino, ché tanto per D’Alema e Bersani fa lo stesso. L’Italia è un gradissimo paese e questo non ce lo toglierà mai nessuno dalla testa, il problema è che purtroppo è pieno di teste...di minchia.

4 commenti:

  1. Fra tutte le scuse impossibili, questa è la più veritiera.
    Marco

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  2. Incredibile. Lazio e Lombardia, governi Pdl. E' vero che il pesce puzza dalla testa.
    an

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  3. Esemplare il raffronto con i leader stranieri. Un motivo in più per vergognarci.
    Mauro

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  4. Per il semplice fatto che non ci sono controlli di sorta sull'utilizzo dei soldi pubblici, si capisce del perché molti personaggi disonesti fanno salti mortali per farsi eleggere.
    Una volta al potere è facile organizzare spettacoli come quello del pdl nel Lazio. Gli italiani al potere sono MOLTO CORRUTTIBILI e lo dimostra il fatto che la criminalità organizzata fa affari d'oro, naturalmente a spese della comunità!

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