In
poche parole Franco Fiorito ha detto: “È vero, ho gestito somme enormi.
Rispetto agli incarichi ricoperti avrei dovuto avere 900mila euro, ne ho presi
solo 800mila. Non ho rubato nulla, tutto è stato giustificato comprese le
ostriche e lo champagne. Tutto rendicontato. Lo scandalo non sono io, la
vergogna vera sta nel fatto che ho avuto tutti quei soldi a disposizione”.
Insomma, come ha poi riconfermato la Renatina, la colpa è del sistema che mette
a disposizione tali somme, non dei politici che le usano per comprarsi la
Smart. È una versione anzi, una visione di un fatto ormai assodato. Non è vero
che la politica costa, è vero che a costare sono i politici. Il che si desume
proprio dall’affaire Fiorito il quale, se avesse avuto una coscienza civica,
avrebbe dovuto rifiutare le somme messe a disposizione che lui pensava fossero
eccedenti al fabbisogno e non sputtanarle, è il caso di dirlo, a tarallucci e
vino. Conosciamo ex politici regionali che godono di vitalizi dal giorno dopo che
sono decaduti dall’incarico, che hanno usufruito sfacciatamente di aspettative
per anni, che per fare politica non ci hanno rimesso un centesimo né sprecato
un attimo del loro preziosissimo tempo. La sapete una cosa? Qualora Barack
Obama dovesse perdere le elezioni, non prenderebbe un dollaro di buonuscita
manco se si ritrovasse nel centro di Manhattan a chiedere l’elemosina. Tony
Blair, dimessosi da primo ministro, campa tenendo conferenze a pagamento e
scrivendo saggi di politica e di economia. Jimmy Carter, finito il mandato di
presidente è tornato a coltivare le noccioline. Helmut Kohl, terminato il
cancellierato, si è messo addirittura a fare il nonno a tempo pieno. Margareth
Thatcher è diventata consulente di imprese multinazionali, Bill Clinton ha
scritto un libro, ha creato la sua fondazione e gestisce i soldi che gli
arrivano dai diritti d’autore facendo beneficienza. Qualcuno sa che fine ha
fatto Sarkozy? Ouì, litiga tutti i giorni con Carlà che si è rotta le palle di
avere fra i piedi un pensionato nullatenente e un po' rinco. L’Italia è l’unico
paese al mondo che ha i senatori a vita, che ogni presidente della repubblica
che termina il mandato diventa “emerito” e siede, fino a che la morte non arriva
a compiere il suo dovere, in senato. L’Italia è il paese che se un politico
viene trombato alle elezioni, corre per le amministrative e un ruolo di
assessore o addirittura di presidente di regione o di provincia non glielo nega
nessuno. L’Italia è il paese in cui se un politico non riesce ad accaparrarsi
almeno uno degli incarichi di cui sopra, viene sistemato nelle partecipate,
nelle municipalizzate, nei consigli di amministrazione di qualsiasi entità
purché ci sia un gettone di presenza. L’Italia è il paese in cui si resta in
Parlamento vita natural durante e se qualcuno prova a dire “ e mo’ basta” si
becca del fascista o del grillino, ché tanto per D’Alema e Bersani fa lo stesso.
L’Italia è un gradissimo paese e questo non ce lo toglierà mai nessuno dalla
testa, il problema è che purtroppo è pieno di teste...di minchia.
Fra tutte le scuse impossibili, questa è la più veritiera.
RispondiEliminaMarco
Incredibile. Lazio e Lombardia, governi Pdl. E' vero che il pesce puzza dalla testa.
RispondiEliminaan
Esemplare il raffronto con i leader stranieri. Un motivo in più per vergognarci.
RispondiEliminaMauro
Per il semplice fatto che non ci sono controlli di sorta sull'utilizzo dei soldi pubblici, si capisce del perché molti personaggi disonesti fanno salti mortali per farsi eleggere.
RispondiEliminaUna volta al potere è facile organizzare spettacoli come quello del pdl nel Lazio. Gli italiani al potere sono MOLTO CORRUTTIBILI e lo dimostra il fatto che la criminalità organizzata fa affari d'oro, naturalmente a spese della comunità!