A
19 anni, Matteuccio nostro che svolazza libero fra gigli (fiorentini) immacolati,
ebbe la ventura di partecipare alla buongiorniana Ruota della fortuna. Fra una pubblicità del Cotto Rovagnati e un Sole Piatti Antiscivolo, il sindaco di Firenze si portò a casa la bella cifra di 48
milioni di vecchie lire, rispondendo a domande tipo: “Di che colore era il
cavallo bianco di Giuseppe Garibaldi?”. Sembra che quello che poi sarebbe
diventato il primo cittadino della Signoria De’ Medici, fu l’unico che rispose “bianco”,
tutti gli altri andarono sul nero o sul maròn, perdendo franosamente. La
frequentazione dei salotti berlusconiani era, insomma, già nel dna di colui che
vorrebbe ora rottamare tutti, non sottoponendosi però a quotidiana e
fondamentale revisione delle sue sinapsi. Dopo la gita familiare ad Arcore,
dove sembra che Silvio gli abbia offerto un posto nel mausoleo cascelliano proprio
accanto a Sandro Bondi, Renzi è diventato il sinistrorso più amato
dalle lady del centrodestra, tanto che una delle più cazzute esponenti, la
signora Aquila di Ligonchio, Iva Zanicchi, lo ha detto chiaro e tondo: “Tutte le
donne del Pdl sono innamorate pazze di Matteo Renzi”. Il discorso crediamo sia
semplice, avendo le gentili dame del Popolo delle Libertà come unico punto di
riferimento politico e sessuale quel gran pezzo d’uomo che si chiama Silvio
Berlusconi, quando affermano di amare un uomo che, apparentemente, con Nano
Bifronte non c’entra una mazza, c’è puzza di bruciato. Non sappiamo di che tipo
di prestazioni Matteo Renzi sia portatore, la cosa certa però è che, così
facendo, non ruberà voti alla destra (non lascerebbero mai Silvio in cattive
acque), ma farà scappare parecchi elettori di sinistra terrorizzati di ritrovarsi
la fotocopia di Over the Topa a capo della loro coalizione. Renzi questo non lo
ha capito e, pieno di sé com’è, insiste nel dire che l’unico in gradi di elidere
l’elettorato di centrodestra è proprio lui e solo lui, dimostrando quanto sia
impellente e urgente la revisione di cui sopra.
Dopo
Michelle e Bill, anche Robert (Redford) ieri ha detto la sua su Barack Obama e
lo ha fatto dalla Mostra del Cinema di Venezia, contribuendo in questo mondo a
far parlare della kermesse anche il New York Times. Ha detto Redford: “Obama è
l’unico in grado di proporre un cambiamento serio per l’America. La ragione per
cui lo osteggiano è questa, gli americani hanno paura di cambiare, di aprirsi,
di ragionare con la loro testa. Tutto ciò è davvero molto triste”. I sondaggi
danno Obama e Romney al 46 per cento, praticamente appaiati. Se dovesse vincere
il mormone (non ce ne vogliano i mormoni che amiamo e rispettiamo), il rischio
che gli Stati Uniti tornino ad esportare, a titolo gratuito, democrazia nel
mondo è davvero molto alto. E tutto ciò sarebbe davvero molto triste.
Possiamo dircelo, caro Max ma, secondo te, Renzi ci è oppure ci fa?
RispondiEliminaMarco
ma uno che a 19 anni va alla ruota della fortuna, cosa pensi ci abbia in testa? Il mito del Che o quello di Mike?
RispondiEliminaAntonio
Seggiole, poltrone, incarichi, uguale a denaro in tasca, lauto stipendio ecc. ... dopo, solo dopo viene la politica e per ultima la collettività che amministri.
RispondiEliminaCavolaccio, ci hanno fregato per tutta la vita mandandoci sul lastrico e stiamo qui a discutere se Renzi sia o non sia il nuovo messia? E' cresciuto con loro!
A proposito, grazie Max, grazie anche dalla capre.
rossifreeplayer