Al
Nano Bifronte il fatto che il film più brutto della storia del cinema lo abbia girato
addirittura il presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan, non è mai andato
giù. Tanto che, pur di tentare di emulare il suo idolo d’oltreoceano che aveva
girato “Contratto per uccidere”, Silvio pensò di girare “Contratto con gli
italiani”, due veri e propri thriller sanguinolenti. Ora si ripropone. Vuole produrre
il sequel del lungometraggio che realizzò totalmente in interni da Bruno Vespa,
preferendo però gli esterni di una nave da crociera, e con lo stesso titolo più
un 2 alla Rambo: “Il contratto con gli italiani 2”. Se nel primo proponeva l’abolizione
dell’Ici, nel sequel proporrà quella dell’Imu. Se nel primo erano le tasse che
dovevano scendere, la stessa cosa accadrà anche nel secondo perché Silvio sa
che la parola “tasse”, per gli italiani è una vera e propria tag, soprattutto se
a fianco ci scrive “evadere”. Informata del possibile ritorno sulla scena
politica di colui che la definì “culona inchiavabile”, Angela Merkel,
sorridendo, ha detto: “Io sono democratica”, facendo intendere che se poco poco
non lo fosse, lo passerebbe volentieri per le armi, magari affidandolo a una
popputa birraia bavarese. Silvio progetta dunque il suo ritorno mentre le regioni
governate da quell’assurdo storico che si chiama Pdl, affonda con i comandanti
emuli di Schettino: scappano tutti. Se stoicamente resiste solo Roberto
Formigoni, vessato da Repubblica e non dagli imbrogli con Daccò, nel Lazio
Renata Polverini sta pensando seriamente di prendere la prima scialuppa di
salvataggio utile. Ieri ha detto: “Quello che è accaduto in consiglio regionale
è una catastrofe politica, sto pensando di dimettermi”. Renata è incazzata nera
con gli spreconi dei suoi colleghi di partito dei quali i giornali hanno
pubblicato ricevute e fatture per migliaia di euro in cene, pranzi, agende
griffate, borse in pelle, gioielli, vacanze esclusive, champagne a fiumi. Chissà,
se Renata avesse magari rinunciato ad andare in elicottero a Rieti alla Sagra
del Peperoncino, oggi la governatora del Lazio potrebbe essere più credibile,
ma tant’è, quando la nave affonda scappano pure i sorci anzi, loro sono i primi.
E
terminiamo con Dieguito Della Valle che dopo aver fatto incazzare Luquito Montezemoloño
bastonando il duo delle meraviglie Marchionne-Elkann, invece di darsi una
calmata c’è andato ancora giù di brutto. Ha detto il calzaturiero nostro
corregionale: “E brava la Fiat, alla chetichella sta lasciando l’Italia”. E poi
Marchionne si lamenta se quelli della Fiom gli tirano con la fionda una mignon
di grappa mentre è al volante della sua Audi...
E' incredibile, se non fosse inverosimile, che un personaggio sputtanato in tutto il mondo, ci provi ancora. L'impressione che ho io è che questo accade solo in Italia. Letto il tuo post di ieri non mi meraviglio più di nulla.
RispondiEliminaMarco
Max siamo nella merda, più di prima. Non finirà mai, purtroppo.
RispondiEliminaAntonio
Max il tuo pezzo di oggi mi ha messo l'angoscia. E no!!!!
RispondiEliminaan