Silvio: "Restituiremo l'Imu sulla prima casa ai cittadini. Metterò le mani nelle mie tasche sacrificando il palo della lap-dance".

"Via l'Imu, via l'Irap, ma occorre fare di più. Niente patrimoniale. L'Imu sulla prima casa è uno psicodramma. La paura è il primo fattore di crisi. L'Imu ha assorbito la 13sima e fatto crollare l'industria edile. Senza lavoro muratori, fabbri, imbianchini, elettricisti. Confermiamo l'eliminazione dell'Imu sulla prima casa. Come facemmo nel 2008 con l'Ici. Il mondo dei sogni è nostro. La prima moralità è mantenere gli impegni con gli elettori, altro che mignotte e bunga-bunga". Questo, Silvio che analizza i mali dell'Italia che hanno un solo colpevole: lui. Ma il vero colpo di scena è la restituzione dell'Imu. Avete capito bene. Se avete pagato 1200 euro di Imu, vi arriverà a casa la lettera di Silvio, neo-ministro dell'economia e dello sviluppo del governo Alfano, una specie di mandato di pagamento da esibire agli sportelli delle Poste, che vi restituiranno il maltolto dal Professore e dalla sua cricca di scriteriati. La conseguenza sarà il baratro, non quello causato dall'approvazione della legge sui matrimoni gay in Francia, ma da un contaballe all'ennesima potenza che farà naufragare definitivamente un Paese alla deriva. Silvio sa benissimo che la restituzione dell'Imu è impensabile ma, mettere nelle tasche degli italiani qualche soldo è la trovata geniale dopo l'eliminazione delle tasse (improponibile) e la riformulazione del rapporto con Equitalia. A tutto ciò c'è da aggiungere l'accordo con la Svizzera per l'individuazione dei capitali esportati illegalmente. A Silvio, d'altronde, dell'accordo con la Svizzera, non frega una mazza perché i suoi danè sono già al sicuro a Saint-Lucia. Siamo alle favole più stonate che, però, incideranno sugli italiani molto più dei missili di Al Qaeda sul Parlamento.