Sembra
proprio che sia arrivata la sua ora. Marina Berlusconi, la figlia
prediletta di papà Silvio, la presidente della Mondadori, la donna
che per grinta si mette in tasca pure la Santanchè, è la
predestinata a raccogliere l'eredità politica di cotanto padre. C'è
da dire che Marina il ruolo di “delfina” se l'è guadagnato. Pur
di difendere papà, ha fatto secchi tutti gli scrittori di punta
della più grande casa editrice italiana, compreso Roberto Saviano al
quale ha detto che i suoi commenti sul governo e su Silvio non erano
graditi. Saviano ha fatto le valigie, approdando in un amen alla
Feltrinelli che si è ritrovata immediatamente un best-seller
(promosso come sempre alla grande dall'immenso venditore di libri e
cd in circolazione, Fabio Fazio), fra le mani. Inge ha ringraziato
commossa. E la stessa cosa Marina l'ha fatta con la controllata
Einaudi. “Mio padre ti sta sui coglioni? E io ti rescindo il
contratto”. La Presidente, come ormai la chiamano le “puttane del
pdl” (definizione di Giuliano Ferrara, non nostra), sta studiando
da premier. Acquistati quaderni e matite nello shop Mondadori di
Segrate, Marina si è messa a totale disposizione di Paolo Del
Debbio, l'anima nera di Forza Italia, il magister maximus
espertissimo nel creare “miti inarrivabili” quasi fosse Roland
Barthes. A notte fonda, quatta quatta, Marina è stata vista entrare
nello studio di Quinta Colonna, dove Del Debbio aveva appena finito
di allestire l'ennesima puntata tagliavene del più brutto talkshow
politico mai andato in onda sulla televisione italiana, tanto che
Porta a Porta, è diventata all'improvviso una trasmissione cult.
Paolo Del Debbio, appena l'ha vista, l'ha fatta accomodare su una delle
poltrone dei suoi ospiti schizofrenici e, guardandola negli occhi con
fare intimidente le ha detto: “Lection one: mentire, mentire,
negare sempre. Anche l'evidenza”. Che poi è la stessa strategia
dei mariti e delle mogli che rendono malati incurabili di cornutite
cronica i rispettivi coniugi. Una voce contro, ma si fa per dire, è stata quella di Renatino Brunetta il quale, forse convinto che sarebbe
diventato lui il delfino, ha prontamente dichiarato alla stampa:
“Onore a Marina Berlusconi. Donna degnissima... ehm... grande donna. Ma non vorrei che si
creassero dinastie... ehm... non è mica tanto democratico e
liberista”. Più chiaro di così.
Lo
sapete, i grillini ci stanno simpatici. Cazzo, li abbiamo pure
votati! Però quello che è accaduto ieri a Fabio Fucci, neoeletto
sindaco di Pomezia, qualche interrogativo ce lo pone. Il fatto. Fabio
Fucci stava passeggiando tranquillamente per la splendida cittadina
laziale (al cui confronto Miami Beach è una specie di caccola), in
compagnia della vicesindaco Elisabetta Serra, quando è stato
aggredito fisicamente da due commercianti (Repubblica specifica: “un
uomo e una donna, italiani, cinquantenni”), incazzati neri per una
questione di licenze per bancarelle a Tor Vajanica. I due energumeni
erano evidentemente molto incazzati, perché se la sono presa non
solo con i politici ma anche con un vigile urbano accorso a
soccorrerli. Non contenti, l'uomo e la donna hanno tentato di
aggredire pure i carabinieri arrivati di corsa per dare una mano al
sindaco, al vice e al vigile urbano; per la cronaca, tutti e tre sono
stati medicati al pronto soccorso e gli energumeni arrestati. Ora, a
parte questa sciocchezza che potrebbe accadere in qualsiasi parte
d'Italia e con sindaci esponenti delle più diverse forze politiche,
quello che ci fa riflettere è l'incapacità dei grillini di farsi
capire dai cittadini, di quelli cioè che, secondo loro, li hanno
eletti e a nome dei quali parlano. Ne sa qualcosa Pizzarotti che a
Parma, dopo aver rincarato i prezzi delle mense scolastiche e acceso
l'inceneritore che “mai e poi mai”, ha dovuto ammettere che un
conto è il dire, un altro il fare e che spesso, le buone intenzioni
non sempre si trasformano in azioni. Pizzarotti si è ritrovato una
folla inferocita sotto le finestre del municipio, ma questa è
un'altra storia. Partendo da questa elementare considerazione, ma
talmente elementare che di più facile ci sono solo le materne, a
volte basterebbe un po' di buon senso per capire che un conto è il
dire e un altro il fare. Che se la gente ti vota è perché vorrebbe
che le promesse fatte in campagna elettorale fossero mantenute. Se
anche i grillini vengono aggrediti dai cittadini, è lecito chiedersi
se forse c'è qualcosa che non funziona? O anche questa è lesa
maestà? Meno male che a noi Grillo non ci potrà mai espellere, al
massimo ci infilerà nei gabbiotti per i giornalisti che intende far
costruire a Montecitorio...
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