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venerdì 1 marzo 2013

Il 3° CloseReadingFest di UT. Cultura viva, emozioni forti.

Un momento del reading. Fausto Quintabà,
Lito Fontana, Alessandra Morelli e la sala... piena.
Lo avevamo presentato come "l'evento degli eventi". Non siamo andati molto lontani dal vero. Il 3° CloseReadingFest di UT, è stata infatti, un'occasione più unica che rara. Settanta minuti scarsi (più un bis chiesto ai musicisti), di uno, possiamo chiamarlo spettacolo, che è volato veloce su due sensi, quello delle parole e quello della musica. Un modo di valorizzare al massimo poesie e racconti e cinque brani musicali che un duo da "sogno", composto da Lito Fontana al trombone e Fausto Quintabà al pianoforte, ha eseguito con un amore d'altri tempi, commovente diremmo. Le voci e le parole di Enrica Loggi, Emily Forlini, Daniele De Angelis, Gaia Taffoni, Francesco Ferri, Alessandra Morelli e Antonella Roncarolo, tutti redattori e collaboratori di UT, hanno raccontato sentimenti, delineato contesti, sviscerato persone e personaggi, veri e inventati. Hanno riempito la Sala della Poesia di Palazzo Bice Piacentini con frasi mai scontate, mai banali, e ricche di quella originalità mai fine a se stessa, che rende la parte letteraria di UT una fonte continua di scoperte, anche linguistiche. E poi la musica, che per scelta (il nostro è un "close" reading per voce sola), non si è mai sovrapposta alle parole, rispettandole e cullandole, come le parole, a loro volta, hanno rispettato e cullato la musica. La Sala dei Poeti era strapiena. Solo posti in piedi e, qualcuno più fortunato, ne ha trovato uno sulle scale. Non ce lo aspettavamo, anche se molti potevano essere i motivi di richiamo. Spettatori attenti, sensibili, dotati di un senso di partecipazione allo spettacolo che si svolgeva davanti ai loro occhi, manifestato con un silenzio rotto solo da applausi degni di una standing ovation. La scelta ormai consolidata di UT di non infarcire di orpelli le presentazioni della rivista ma di ridurle all'essenziale, si è dimostrata ancora una volta vincente. E non si coglie mai appieno il senso di chi, dopo l'ultimo applauso, chiede "Ma è già finito?"
Il trio di UT (Francesco Del Zompo, Pier Giorgio Camaioni e me medesimo personalmente di persona), vuole ringraziare il pubblico presente ieri sera e i supporter tecnici che gli hanno permesso di allestire un momento che non sarà facilmente rimovibile soprattutto dal cuore di chi vi ha preso parte; la Libreria Nuovi Orizzonti, Giocondi Strumenti Musicali, l'Antico Caffè Soriano e i poderi Capecci di San Savino il cui nettare d'uva è stato decisamente apprezzato dai presenti. Non sappiamo che fine farà UT, di che morte morirà. Né sappiamo se continueranno i nostri reading, quello che abbiamo potuto cogliere ieri sera è stato un amore profondo per le iniziative ben fatte, ben costruite, ben presentate, ancor meglio vissute.

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