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mercoledì 12 aprile 2017

Cornetto&Cappuccino. Il giustizialismo e il pirandelliano senso della vita. Così è, se vi pare!


Il giustizialismo e il pirandelliano senso della vita. Così è, se vi pare!

La goduria che a volte un abbaglio ci procura, è tale e quale al potere orgasmatico dell'assolo di Billy Preston in Isn't it a Pity di George Harrison.
Lo stavamo ascoltando ieri durante un'assolata passeggiata in riva al mare e, per quegli strani giochi della mente che spesso avvengono nel cervello, il pensiero ci è andato dritto dritto a chi non ci vuole stare, a tutti coloro che fattasi un'opinione, la mantengono a dispetto di dio e dei santi. Poi, come in un incubo ci è riapparso Enzo Tortora, ma questa è un'altra storia.
C'è chi, per assoluta ignoranza, crede di avere la verità in mano. Ma ci sono anche quelli che, emanazione diretta dell'arroganza, vedono complotti dovunque e li spiegano con tanto di microchip sottopelle e la CIA dietro l'angolo. 
Alle categorie sopraddette, si aggiungono coloro che giocano sulla pelle degli altri come fosse un Risiko Blues di una notte di mezza estate, e linciano senza ritegno facendosi forti delle pagine di un giornale o di un servizio in tv.
Infine, ciliegine sulla torta della convenienza, ci sono i giustizialisti, quelli che se le manette non tintinnano e le chiavi delle celle non vengono gettate nella indifferenziata, non raggiungono l'orgasmo. Questi passano la loro vita accusando gli altri, spulciando nelle esistenze come se fossero diari aperti, insultando e infangando come fosse lo sport preferito dai frustrati cronici che non hanno un rapporto sessuale da tempi immemorabili.
Basta un soffio di vento che un sentito dire si trasforma in calunnia, e sulle calunnie basano il loro distorto diritto a informare a senso unico, perché la doppia circolazione è bandita dalle loro prerogative professionali.
I giustizialisti sono quelli che anche se i fatti vengono smentiti (a volte clamorosamente) non fanno un passo indietro manco se li spingi.
Restano sempre fermi nelle loro convinzioni e, anzi, contrattaccano furiosamente come un animale ferito quando vengono smentiti.
Hanno la verità in tasca, quando tutti sanno che la verità universale con esiste, perché se ci sarà sempre la tua verità è anche vero che la mia è di tutto rispetto. È come Trump che sposta l'attenzione sulle problematiche internazionali per nascondere il fallimento di quelle interne, è il guardare in casa altrui perché nella nostra avvengono cose inenarrabili, è dare la colpa agli altri perché l'autocritica un po' ci frustra.
È il pirandelliano senso del “così è, se vi pare”. L'ipocrisia allo stato puro che si traduce in sistema strutturato di vita e di politica. 


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