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lunedì 10 aprile 2017

Cornetto&Cappuccino. A Milano aumenta la richiesta di porto d'armi. Per qualche pistola in più


A Milano aumenta la richiesta di porto d'armi. Per qualche pistola in più

Il lavaggio del cervello funziona, proprio come l'istigazione alla giustizia fai da te. Apparentemente sembra che la voglia di difendersi da soli abbia preso il sopravvento sulla delega sociale alle forze dell'ordine, pagate (male) per farlo al posto nostro. Ma quando si spara a un ladro alle spalle, il concetto di autodifesa subisce un brusco ridimensionamento, perché non si tratta più di difendersi ma di offendere. Il furto in casa, come lo scippo per strada, è intollerabile. La gente si sente violata nella propria intimità e questo porta conseguenze che spesso si curano con anni di analisi. Sentirsi derubati di una cosa tua, che magari hai acquistato sudando e lavorando come un pazzo, è una sensazione di impotenza che fa male, come tutto quello che viola la nostra esistenza quotidiana di corretti cittadini.
Così, le forze politiche che cavalcano quello che è diventato un vero disagio sociale, per qualche voto in più, peraltro lordato di sangue, non esitano ad allestire banchetti per la raccolta di firme che dovrebbero portare la popolazione ad armarsi come nella Kansas City dell'800.
Come dice Marcello Cardona, questore di Milano, il problema non è la sicurezza ma la “percezione di sicurezza” che il cittadino ha. Da quando è arrivato nella capitale lombarda, il questore non fa altro che opporre dinieghi alle richieste perché “immotivate”, e spesso nascoste sotto il pretesto di “porto d'armi per uso sportivo”. E per giustificare i tanti no, il questore cita numeri che dimostrano in maniera inequivocabile che i reati sono scesi, a volte di percentuali a due cifre.
Così come, per restare nell'ambito della prevenzione, gli interventi delle forze dell'ordine sono raddoppiati dallo scorso anno, e hanno portato, ad esempio, all'arresto dell'accoltellatore folle di Monza in pochi minuti, ultimo dei casi a fare scalpore anche perché la gente ne avrebbe voluto vedere scorrere il sangue.
Questi casi, se enfatizzati, creano una situazione insostenibile, contribuendo ad americanizzare una società che di tutto ha bisogno meno che di pistole.
Diverso il caso di Igor il Russo, una sorta di Rambo che non esita a uccidere con tutto quello che si trova in mano. Qualche anno fa, per sfuggire alla cattura, si tuffò in un canale e respirò grazie a una cannuccia, proprio come lo Sly Stallone che in molti hanno amato e, leghisti in testa, continuano ad amare svisceratamente. Dicono che si sia rifugiato nei boschi e nelle paludi, luoghi cari agli eredi dei Celti che però non stanno facendo nulla per prenderlo. In alcuni casi, i poliziotti e i carabinieri fanno ancora comodo.




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