Oggi
pomeriggio sono attesi a Roma 500 pullman di manifestanti pro-Silvio.
495 arrivano direttamente dagli ospizi della zona e da Milano. Con la
pensione che si ritrovano dove cazzo volete che vadano i vecchietti
di “Villa Sorriso” ad agosto? La trasferta comprende: gita A/R
pagata; n. 1 cestino da viaggio; n. 2 bottigliette da 50 cc. di acqua
minerale; n. 1 t-shirt bianca con il logo di Forza Italia presa dallo
stock del 1994; n. 1 pillola di Viagra (generico) da 25 mg; n. 1
spazzolino da dentiera + n. 1 confezione baby di Algasiv; n. 1
tastatina al culo della hostess con annesso risolino di circostanza;
n. 1 cappellino di cotone cinese bianco sempre con il logo di FI e,
infine, n. 1 foto ricordo con Francesca Pascale che oggi ha
dichiarato: “Poverino, me lo stanno ammazzando”. Gli altri 5
pullman invece, sono: n. 2 dei circoli ricreativi Mediaset di Roma;
n. 1 dei simpatizzanti di Storace; n. 1 di Forza Nuova e n. 1 di Casa
Pound dei Castelli Romani, i casapoundini della Capitale sono tutti
al campeggio militare di Campo Imperatore. Tanto per far finta di
essere moderati, alla manifestazione non prenderanno parte i ministri
del governo LettaLetta i quali, dopo le dichiarazioni
dell'Innominabile sulla concessione della grazia a Silvio, hanno una
paura fottuta di tornarsene a casa. L'impressione, ma come sempre
sbaglieremo, è che i deputati e senatori del Pdl stiano sì dalla
parte del padrone ma come si dice, senza esagerare. Insomma, lasciando
da parte le fan dei cunnilungus silvieschi, a questo punto da
ritenersi decisamente all'altezza, gli altri non ci sembrano proprio
così disposti al martirio. Da Brunetta a Schifani, passando per 2232
che sembra essere diventato una mammola, fino ad arrivare a 'O
Schiattamuort, i maggiordomi non ci sembrano poi così ferocemente
decisi a tentare l'ennesima avventura, o apertura al buio, che il
Capo intende percorrere. Insomma, ci sembrano più possibilisti, più
morbidi, più decisi a proseguire questa legislatura piuttosto che
affrontarne un'altra non sapendo cosa potrebbe davvero succedere. Lo
ha detto fra i denti Renatino: “Chi lascia la strada vecchia...”.
Resta fedele al capo fino alla fine, forte del posto-loculo assegnatogli da
Silvio nel mausoleo di Cascella, Sandro Bondi il poeta e fine
rimatore, quello che Silvio ha preso dalla strada e prima lo ha messo
nelle stalle al posto di Mangano poi, accertata la fedeltà del
Sandrino, lo ha fatto entrare in Villa e al Parlamento.
Volete voi che tanta grazia non trovi riconoscenza? Sandro lo ha
detto chiaro e tondo: “O la politica ci mette una pezza o qui
scoppia una guerra civile”. Chi combatterebbe con i pidiellini non
si sa. Certo è che i mercenari costano un fottio. Molto di più di Scilipoti, Razzi, Di Gregorio e Calearo al cui confronto sono dei miseri scampoli di cascame in svendita.
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