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martedì 16 aprile 2013

I dietrofront di Casaleggio. Gli scontrini della Lombardi ignara della Costituzione. La tripanosomiasi di Crimi. Les Misérables del Pd. Renzi e Silvio a Parma. Le bombe di Boston. C'è un po' di casino in giro.


Fermi tutti. Bocce ferme. Cos'è la democrazia per Casaleggio, un venticello sottile che fa venire i brividi alla schiena? Un orpello idiomatico? Una s-regola sintattica? Un concetto sulfureo? “Il candidato alla presidenza della repubblica lo sceglie la Rete”. E su questo siamo tutti d'accordo, anche se, da facenti parte della Rete, ci sentiamo esclusi. La rete sceglie ma, secondo Casaleggio, sceglie male. Allora, a urne virtuali ancora aperte, contravvenendo a qualsiasi regola di un gioco non suo, dà apertamente consigli per gli acquisti: “Niente Prodi, niente Bonino”. E succede giustamente un casino, perché non si è mai visto al mondo qualcuno contraddire se stesso a stretto giro di clic. La democrazia è rischiosa, non sempre vede rispettati i propri pensieri. Il gioco della maggioranza, del + 1 che fa vincere, non è solo un gioco ma una regola. E le regole del gioco, anche se ti chiami Casaleggio, e tratti con gli industriali teorici della “dipartita serena” delle aziende in crisi, le devi rispettare. Dietrofront, quindi, clamoroso e una figura di merda colossale. La stessa di Roberta Lombardi che, in  conferenza stampa, afferma sbigottendo tutti, “dove sta scritto che il presidente della repubblica debba avere più di cinquant'anni?” Sulla Costituzione, Roberta, su quel libretto che avete detto di aver studiato durante le ore dell'occupazione della Camera e del Senato. Dove? Articolo 84, poffarbacco. Ma alla Lombardi in questo momento perdoniamo tutto. La perdita del suo amato portafoglio, con dentro scontrini per 254 euro rimborsabili, le ha fatto sbroccare il ciriveddro. Colta dalla disperazione, ha chiesto un referendum in Rete per sapere come fare, in assenza di pezze giustificative, a farsi rimborsare. Ma con lo stipendio che prendi, ti attacchi pure a 254 euro? Perché non decidi di devolverli al fondo Cig, coperto fino a giugno e poi rivoluzione? L'hanno presa per il culo tutti. Prima i fasci statisti, poi Ballarò, poi la disconoscenza della Costituzione, poi il portafoglio, Roberta, c'è un limite a tutto. Tale e quale, la Lombardi, al suo collega senatoriale Crimi. Il buon Vito, ieri sera in forma smagliante da Vespa, uno dei salotti televisivi criminalizzati (hihi!) dal suo capo, deve avere una qualche forma strana di malattia del sonno. Piglia e s'accuccia dappertutto. Sugli scranni del Senato o su una poltrona del Freccia Rossa per lui è lo stesso. Il lavoro lo sta massacrando e la sua autonomia è limitata e poi, Vito, il Freccia Rossa, cazzo. Ma non siete voi quelli che odiano i privilegi? Ma non siete voi quelli che hanno detto, un po' di tempo fa, che avrebbero viaggiato con la gente, in mezzo alla gente, facendo intendere che avreste preso solo regionali (anche se veloci)? Ma il Freccia Rossa non costa più dell'aereo?
Ragassi, nel Pd volano stracci. Matteo dà dei vecchi rincoglioniti e parassiti alla Finocchiaro (“carrello umano della scorta per la spesa all'Ikea”) e a Marini (“trombato al senato dai suoi stessi elettori”). E pensa che, siccome sono rincoglioniti, non gli risponderanno. Invece lo hanno fatto e si è beccato del “miserabile”. Ignaro, caduto improvvisamente dal pero, Matteo si è indignato della replica alle sue offese, e dichiarandosi “rammaricato”, se n'è andato a Parma a festeggiare i cento anni di Pietro Barilla. E sapete chi ha incontrato? Silvio, con il quale ha fatto quattro chiacchiere piangendogli sulla spalla. È stato allora che Silvio gli ha accarezzato il capo, gli ha dato la sua eterna benedizione e gli ha detto sommessamente: "Non te la prendere, il Pd sta sulle palle anche a me". 
Amiamo Boston, la città più europea d'America, la capitale della cultura, parliamo di cultura e non di sperimentazione o innovazione, dati caratteristici di New York. L'abbiamo girata a piedi, conosciamo quei luoghi. Ne abbiamo ammirato la tolleranza e invidiato alcune strutture (MFA e ICA) su tutte. Centro mondiale della ricerca (MIT) e delle Università (Harvard, Cambridge e Boston), capitale mondiale dei trapianti e dell'innovazione medica (MGH), Boston è stata attaccata al cuore ieri, durante una manifestazione, la maratona, che è la seconda al mondo per “anzianità”, dopo quella di Atene. Le bombe, piazzate sulla linea del traguardo, non hanno ancora una matrice, solo, per il momento, tre morti e decine di feriti gravi. Sul sito di Al Qaeda, non ce n'è traccia. Nessuna rivendicazione, e tutti sanno quanto i terroristi del fu Bin Laden, siano precisi nelle loro manifestazioni di simpatia. Girano voci. Si parla insistentemente di frange razziste bianche, contrarie alla presidenza Obama e al lavoro che il presidente Usa sta facendo per limitare l'uso delle armi d'assalto. Si parla, si vocifera, di interessi prettamente americani, non sarebbe la prima volta che gli americani attaccano se stessi e poi danno la responsabilità dell'accaduto al mondo intero. Resta la vigliaccheria di un atto di terrorismo che, come sempre, porta la morte fra chi non c'entra un cazzo. Sarà un caso, ma la maratona di quest'anno era dedicata alle piccole vittime di Newton, Connecticut...

1 commento:

  1. Caro Max, la democrazia è un optional. Ultimamente sembra essere diventata la pelle dei...
    Con osservanza.

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