Oh, signur! |
Avviso per il popolo distratto del Pd.
Ignazio Marino ha vinto le primarie di Roma. L'unico dei candidati
che ha detto in modo inequivocabile, “Con Silvio mai”, ha
staccato di diverse lunghezze gli avversari “possibilisti”
Sassoli e Gentiloni. Marino ci sta simpatico. La sua commissione,
quella incaricata di dare un'occhiata ai manicomi criminali ancora
aperti, ha redatto un rapporto che è l'ennesimo atto di denuncia
della terribile situazione detentiva italiana, quella che la UE ci
sputa addosso a ogni piè sospinto. Marino è una persona seria, un
medico serio, un signore che gira in bicicletta e che di Silvio ha
detto: “Come si può pensare di stringere un accordo con una
persona che, in questi anni di potere, ha minato le fondamenta di una
nazione, asservendone la democrazia a scopi personali?” Ecco, a noi
basta questo per considerarlo un galantuomo degno di sedere al
Campidoglio dove, tra l'altro, prenderebbe il posto di
Rocky-Alemanno, quello che se piglia il capo della Protezione Civile
che prevede neve, gli fa un culo così. Il messaggio che la vittoria
di Marino lancia, è chiarissimo. Il popolo del Pd non vuole nessuna
alleanza con quello del Pdl, specie dopo aver visto Matteo Renzi,
travestito da Fonzie, rincorrere Maria De Filippi lungo la strada
della scempiaggine. Ma Matteuccio è talmente giovane che non
crediamo abbia visto la serie originale di Happy Days. Arthur
Fonzarelli è, a modo suo, un personaggio troppo serio per andare a
cazzeggiare da “Amici”.
Dopo più di un anno è possibile
tirare qualche conclusione sul lavoro del governo dei tecnici. Quello
che hanno combinato Monti&his Friends è ormai sotto lo sguardo
attonito di tutti gli italiani. Più debito pubblico, più interessi
sul debito pubblico, meno Pil, investimenti bloccati, suicidi
imprenditoriali (e non solo) di massa, fuga di cervelli all'estero,
disoccupazione giovanile ai massimi storici, recessione perniciosa,
carrello della spesa depauperato, nessuna riforma seria se non
quella, invisa a tutti, del lavoro. Il risultato della cosiddetta
“riforma della Sora Elsa”, che non è il piano per la migliore
distribuzione delle trattorie di Trastevere, è riassumibile in un
milione di licenziamenti ai quali non hanno fatto seguito due milioni
di assunzioni, ma il vuoto assoluto. Se fossimo allievi della
professoressa Fornero, ne chiederemmo l'immediata rimozione dalla
cattedra di economia, ma siccome non lo siamo, ci accontenteremmo di
segnalarla agli storici come il peggior ministro del Welfare degli
ultimi 150 anni, roba che Maurizio Sacconi se la sta ridendo alla
grande, perché finalmente qualcuno è riuscito a fare peggio di lui.
Questo è stato il risultato della lotta senza quartiere contro
l'articolo 18, questo è stato il risultato di una politica che
avrebbe dovuto portare in Italia (grazie a una maggiore facilità di
licenziare) un fiume di investimenti dall'estero. Nulla di tutto ciò:
solo una grande, smisurata, lancinante disperazione. Quella di Mario
Monti, alla fine, è stata solo un'operazione di restyling, la faccia
nuova (e pulita) che occorreva all'Italia dopo il massacro
berlusconiano. Il resto, invece, è stato un'immensa tragedia
riassumibile in nessun indice positivo della nostra economia. Certo,
se i professori-salvatori sono questi, perfino “testa di minchia a
mammà” Scilipoti ha una chance. Per non parlare di Totonno Razzi,
che almeno i conti (in tasca sua) li sa fare. Ecco la soluzione:
Scilipoti ministro dell'economia, Razzi allo Sviluppo. Ormai non ci
resta che delirare. Nessun accenno ai grillini? Stavolta no. Sapete
che c'è? Le sette, le congreghe e le confraternite ci sono sempre
state sulle palle.
Tre uppercut, caro Max.
RispondiEliminaCarlo
No, è stato troppo morbido, soprattutto con Sora Elsa. Vergogna, prof!
RispondiEliminaan